Cos’è il regolamento EUDR?
Il Regolamento EUDR (European Union Deforestation Regulation) è una normativa dell’Unione Europea progettata per combattere la deforestazione globale. Approvato nel 2023, il regolamento obbliga le aziende a garantire che i prodotti commercializzati all’interno dell’UE (provenienti e/o prodotti al di fuori dell’Unione Europea) siano privi di legami con la deforestazione. Questo significa che i prodotti devono essere realizzati in modo sostenibile, senza impattare negativamente su ecosistemi forestali vitali. I prodotti importanti devono essere sottoposti a standard forestali e i fornitori che non li rispettano devono essere squalificati.
Si tratta di una misura che si inquadra nella strategia dell’Unione Europea per la promozione di una crescita economica sostenibile, proprio come il regolamento CBAM.
EUDR: Cosa Fare?
Le aziende devono adottare diverse misure per rispettare il regolamento EUDR:
- Due Diligence: implementare procedure per tracciare l’origine delle materie prime e garantire la conformità con gli standard dell’UE;
- Documentazione: fornire prove che dimostrino che i prodotti non contribuiscono alla deforestazione;
- Monitoraggio Continuo: utilizzare strumenti per la gestione della catena di approvigionamento come il software di Ziflo, che consente di centralizzare dati, automatizzare processi e garantire conformità lungo l’intera supply chain;
- Registrarsi sulla piattaforma del regolamento EUDR a questo link.
Cos’è la due diligence?
Il processo di dovuta diligenza che le aziende soggette al Regolamento devono mettere in atto consiste nel:
- Raccogliere informazioni rilevanti, corredate da dati tangibili, che dimostrino la conformità dei prodotti al Regolamento (es. Tipologia e quantità prodotto, paese di produzione, fornitori e clienti, geolocalizzazione dell’appezzamento di terreno nel quale sono state prodotte le materie prime ecc.);
- Valutare il rischio di deforestazione rispetto alla legislazione;
- Laddove il rischio fosse ingente, mettere in atto misure di attenuazione;
- Quando il rischio è nullo o trascurabile, emettere la dichiarazione di dovuta diligenza.
La documentazione di dovuta diligenza deve essere conservata dalle aziende per almeno 5 anni e si può procedere alla commercializzazione dei prodotti solo in caso di comprovato rischio di deforestazione nullo o trascurabile.
Una novità introdotta di recente, è l’introduzione della categoria di Paesi “privi di rischio” di deforestazione, per cui è prevista una versione semplificata della due diligence, contenente solo le informazioni legate all’origine della produzione della merce e senza l’obbligo di valutazione del rischio.
Quando entra in vigore l’EUDR?
L’EUDR è entrato in vigore il 29 Giugno 2023, ma a partire dal 30 Dicembre 2024 termina il periodo di transizione per le imprese non-PMI, a cui verrà richiesto di dimostrare e garantire che i prodotti venduti siano legali, conformi e non collegati alla deforestazione. Il 30 Giugno 2025, invece, termina il periodo di transizione per le piccole e medie imprese.
A chi si rivolge il regolamento EUDR?
Il regolamento EUDR si applica a due figure principali:
- Operatori che immettono prodotti interessati sul mercato UE o li esporta nell’UE;
- Commercianti (qualunque figura diversa dall’operatore) che mettono a disposizione sul mercato UE prodotti interessati.
A quali prodotti si applica l’EUDR?
Il regolamento EUDR copre:
- Prodotti agricoli: cacao, caffè, soia, olio di palma;
- Derivati del legno: carta, mobili, pannelli di legno;
- Carni bovine: per la loro connessione con la deforestazione legata all’allevamento.
L’elenco potrebbe ampliarsi in futuro, aumentando le responsabilità delle aziende.
Le merci, per essere accettate, devono soddisfare tre condizioni:
- Devono essere a deforestazione zero;
- Devono essere stati prodotti in conformità con la legislazione applicabile nel paese di produzione;
- Devono essere coperti da una dichiarazione di due diligence.
Quali prodotti sono invece esclusi dal regolamento EUDR?
Sono esclusi dagli obblighi imposti dall’EUDR i prodotti interamente realizzati con materiali derivati dal legno che abbiano terminato il loro ciclo di utilizzo e che, altrimenti, sarebbero classificati come rifiuti.
Inoltre, il regolamento esclude specificatamente gli imballaggi in legno utilizzati esclusivamente per sostenere, proteggere o trasportare altri beni immessi sul mercato.
Cosa significa il regolamento EUDR per le aziende?
Le imprese che importano o producono nell’UE devono dimostrare che i loro prodotti rispettano gli standard di sostenibilità. Questo richiede:
- Collaborazioni strette con fornitori sostenibili;
- Investimenti in tecnologie di tracciabilità;
- Una maggiore trasparenza lungo la supply chain.
Le aziende che non si adeguano rischiano pesanti sanzioni, danni reputazionali e la perdita di accesso al mercato europeo. Inoltre, l’autorità nazionale dello Stato di riferimento, può ispezionare le aziende senza preavviso e richiedere un’azione correttiva immediata in caso di mancata conformità.
Quali sono le sanzioni in caso di non-conformità rispetto al regolamento EUDR?
La mancata conformità può portare a:
- Sanzioni pecuniarie proporzionate al danno ambientale e al valore dei beni coinvolti di almeno il 4% del fatturato annuale totale;
- Confisca dei beni non conformi e dei guadagni associati;
- Divieto di accesso a finanziamenti pubblici, gare, sovvenzioni e concessioni;
- Divieto temporaneo di commerciare beni EUDR;
- Requisiti più elevati per le relazioni di due diligence.
Quale autorità si occupa dei controlli?
In Italia, l’autorità che si occupa dei controlli è il MASAF, che ha incaricato il Corpo dei Carabinieri a verificare che gli operatori soggetti al regolamento EUDR rispettino i requisiti previsti. I controlli vengono effettuati periodicamente e anche sulla base di informazioni in possesso o ricevute da terzi.
I controlli possono includere:
- Esame del sistema di dovuta diligenza, incluse le procedure di valutazione e di attenuazione dei rischi;
- Verifica della documentazione e dei registri atti a dimostrare il funzionamento del sistema;
- Controlli a campione in loco.
❓EUDR FAQ – Domande Frequenti
Come si possono registrare operatori e commercianti?
E’ possibile registrarsi attraverso il proprio numero EORI, attraverso la P.IVA, il numero di società nazionale o il numero di identificazione del contribuente.
E’ possibile modificare una dichiarazione di dovuta diligenza?
Sì, è possibile fino a 72 ore dopo aver ricevuto dal sistema il numero di riferimento della due diligence. Nota bene che la modifica non sarà possibile nel caso in cui il numero di riferimento sia già stato utilizzato in una dichiarazione doganale o in un altra due diligence, oppure se il prodotto corrispondente sia già stato immesso, reso disponibile sul mercato o esportato.