Molti prodotti progettati per impieghi civili possono anche servire a scopi militari o legati alle armi. Questi sono noti come beni a duplice uso, o beni Dual-use, e si trovano all’intersezione tra opportunità e rischio nel commercio internazionale.

Comprendere e rimanere aggiornati sul complesso panorama normativo che regola i beni Dual-use non è facoltativo. Che tu sia un produttore, uno spedizioniere o un responsabile della conformità, sbagliare può comportare multe salate, revoche di licenze o, nei casi peggiori, conseguenze legali più gravi.
Questa guida ti spiega tutto ciò che devi sapere sul controllo dei beni a doppio uso nell’UE, come classificarli e dichiararli, e come Ziflo ti aiuta a rimanere conforme su larga scala.
Cos’è il Dual-Use?
Nel commercio globale, per duplice uso si intendono beni, software o tecnologie che possono essere impiegati sia per scopi civili che militari. Questo include prodotti utilizzati per la progettazione, lo sviluppo, la produzione o l’impiego di armi, comprese quelle nucleari, biologiche o chimiche.
Esempi di beni a doppio uso:
- Utensili meccanici ad alta precisione
- Telecamere a visione notturna
- Droni e componenti UAV
- Software di crittografia
- Sistemi di cyber-sorveglianza
- Alcuni agenti chimici e biologici
Secondo il Regolamento (UE) 2021/821, è considerato a doppio uso qualsiasi oggetto che può essere:
- Utilizzato sia per applicazioni civili che militari
- Coinvolto nello sviluppo di armi di distruzione di massa (WMD)
I beni a doppio uso non sono pericolosi di per sé, ma l’uso finale e l’utente finale ne determinano il livello di rischio.
Perché le Tematiche Dual-Use sono Importanti nel Commercio Globale
Esportare un bene a duplice uso senza l’autorizzazione adeguata è un reato grave. La sicurezza nazionale, la politica estera e gli obblighi derivanti da trattati internazionali (come il Wassenaar Arrangement, MTCR, NSG e l’Australia Group) richiedono controlli rigorosi.
Rischi principali in caso di non conformità:
- Procedimenti penali e sanzioni amministrative
- Revoca dei privilegi di esportazione
- Danni reputazionali
- Sequestro della merce in dogana
Esempio reale: nel 2020, un’azienda europea è stata multata per 1,2 milioni di euro per aver esportato un sistema di sorveglianza a un regime sanzionato senza autorizzazione.
Come Capire se il Tuo Prodotto è a Duplice Uso
Non sei sicuro che il tuo prodotto rientri tra quelli a doppio uso? È più semplice di quanto pensi. Parti dall’identificazione corretta del codice TARIC, verifica le liste di controllo ufficiali e valuta se il cliente o il paese di destinazione presentano criticità.
Qui sotto trovi un semplice processo passo-passo per iniziare lo screening interno e la classificazione del tuo prodotto:
1. Verifica l’uso finale e l’utente finale
- Controlla se l’acquirente è presente nelle liste di soggetti sanzionati dell’UE o degli Stati Uniti. Puoi iniziare utilizzando strumenti come la EU Sanctions Map o la U.S. Consolidated Screening List. Questi database ti permettono di cercare per nome, Paese o altri identificatori per assicurarti di non trattare con soggetti vietati.
- Valuta se il prodotto potrebbe essere utilizzato in ambiti nucleari, militari o di sorveglianza.
2. Analizza le specifiche tecniche e verifica nei database ufficiali
- Confronta le caratteristiche del prodotto con quelle indicate nell’Allegato I del Regolamento (UE) 2021/821 (puoi farti aiutare dal tuo team tecnico o dal produttore, se necessario).
- Controlla i codici di classificazione del prodotto nei database online: sistema di codifica doganale dell’UE TARIC, AIDA Online.
3. Attenzione alla “Clausola Catch-All”.
Anche se il tuo prodotto non è presente negli elenchi, potrebbe comunque richiedere una licenza se le autorità ne individuano un potenziale utilizzo in contesti sensibili. Questo è noto come catch-all clause.
Secondo l’articolo 4 del Regolamento (UE) 2021/821, se un esportatore è stato informato (o è consapevole) che un articolo non incluso negli elenchi ufficiali potrebbe essere impiegato nello sviluppo di armi di distruzione di massa (WMD), per usi militari in un Paese soggetto a embargo, o in applicazioni simili e sensibili, è obbligato a richiedere una licenza.
Puoi consultare direttamente la clausola nel regolamento qui:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32021R0821
Cos’è la Dichiarazione Dual-Use?
La dichiarazione Dual Use è un’affermazione formale che accompagna una spedizione e conferma se gli articoli esportati rientrano o meno nelle normative sul Dual Use. Essa funge da prova documentale che l’esportatore ha effettuato una corretta valutazione di classificazione e, se necessario, ha identificato eventuali obblighi di licenza.
Questa dichiarazione è spesso richiesta dalle autorità doganali o dagli enti preposti al rilascio delle licenze per determinare se la spedizione è soggetta a controlli all’esportazione, e può far parte del fascicolo ufficiale di esportazione durante verifiche o ispezioni.
Quando è richiesta?
- Quando le merci sono classificate con un codice di controllo Dual Use
- Durante le domande di autorizzazione all’esportazione
- Quando viene richiesta dalle autorità doganali o da un ente preposto alla concessione delle licenze
Perché è importante?
La dichiarazione conferma che è stata effettuata la necessaria due diligence e contribuisce alla tracciabilità.
Presentare una dichiarazione Dual Use falsa o incompleta può innescare audit o azioni sanzionatorie.
Modulo di Dichiarazione di Doppio Uso
Questo modulo fa parte della documentazione di esportazione, ma non esiste un modello ufficiale unico valido ovunque. A seconda del paese, può assumere diversi formati: un PDF autonomo, una sezione del Documento Amministrativo Unico (DAU), oppure essere integrato in una piattaforma doganale. (Il DAU è il modulo doganale standard dell’UE utilizzato per dichiarare le merci in importazione, esportazione e transito. In molti casi, la dichiarazione Dual Use viene presentata come parte di questo documento durante il completamento dell’esportazione).
Anche se non esiste un modulo universale scaricabile specificamente per gli articoli Dual Use, ci sono elementi comuni che ci si aspetta siano inclusi, come indicato nell’elenco qui sotto.
I campi tipici includono:
- Informazioni sull’esportatore e sul destinatario
- Descrizione dell’articolo ed entrata nella lista di controllo (codice dell’Allegato I): Descrivi chiaramente cosa sia l’articolo e quale sia la sua funzione prevista. Dovrai anche specificare la sua classificazione in base all’elenco dei beni Dual Use dell’UE contenuto nell’Allegato I del Regolamento (UE) 2021/821. Ogni articolo soggetto a controllo ha uno specifico codice alfanumerico (ad esempio 5A002 o 1C351) che lo collega a una categoria di beni o tecnologie sensibili. Questo codice determina se è richiesta una licenza di esportazione.
- Uso finale previsto e destinazione finale: Questo campo descrive come verrà utilizzato l’articolo e dove sarà spedito definitivamente. Le autorità vogliono comprendere se l’articolo potrebbe essere deviato verso usi militari o collegati ad armamenti, soprattutto se è destinato a un paese o settore ad alto rischio. Dovresti fornire una spiegazione chiara dell’applicazione prevista (es. produzione industriale, ricerca medica) e includere dettagli sul destinatario finale e sul paese di consegna.
- Dichiarazione di conformità alle normative sul controllo delle esportazioni: Si tratta di una dichiarazione firmata che conferma che l’esportatore ha esaminato le normative pertinenti sul Dual Use e ha determinato che la spedizione è conforme alle leggi sul controllo delle esportazioni applicabili. Dimostra che sono stati effettuati i controlli necessari, che le eventuali licenze richieste sono state ottenute e che le merci vengono esportate legalmente. Questa dichiarazione è fondamentale per garantire la responsabilità ed è spesso esaminata dalle autorità doganali o di licenza durante ispezioni o audit.
Documenti di supporto da conservare:
- Schede tecniche
- Dichiarazioni dell’utente finale
- Note di valutazione interna
Licenze e Controlli all’Esportazione nell’UE
Per esportare beni dual use dall’UE, è necessaria un’autorizzazione rilasciata dall’autorità di licenza designata del proprio paese. Si tratta generalmente del Ministero dello Sviluppo Economico o del suo equivalente (ad esempio, il MISE in Italia). Queste autorizzazioni sono necessarie per garantire che le merci non finiscano nelle mani sbagliate o non violino accordi internazionali sulla sicurezza. Esistono quattro tipi principali di autorizzazioni:
1. Autorizzazione individuale all’esportazione
Utilizzata quando si esporta uno specifico bene soggetto a controllo a un singolo utilizzatore finale in un determinato paese di destinazione. Questo tipo di licenza è adattata a una particolare transazione o spedizione ricorrente che coinvolge le stesse parti e lo stesso prodotto. Ad esempio, se sei un’azienda tedesca di imaging medico che esporta un sistema a ultrasuoni ad alta frequenza classificato nell’Allegato I a un ospedale in Corea del Sud, dovresti richiedere un’autorizzazione individuale all’esportazione che specifichi sia l’articolo che il destinatario.
*Autorizzazione più comunemente utilizzata.
2. Autorizzazione globale all’esportazione
Utilizzata quando un singolo esportatore intende spedire più beni soggetti a controllo o lo stesso bene a diversi utilizzatori finali o in diversi paesi. Questa licenza ha una portata più ampia rispetto a quella individuale ed è ideale per le aziende con esigenze di esportazione ricorrenti su più mercati. Pur non essendo obbligatorio, possedere lo status di AEO (Operatore Economico Autorizzato) può rafforzare la tua richiesta, poiché dimostra alle autorità che la tua azienda dispone di sistemi di conformità solidi e di una buona reputazione doganale. Ad esempio, un produttore di telecomunicazioni che esporta router con crittografia a più clienti commerciali nell’UE, in Giappone e in Corea del Sud, potrebbe richiedere un’autorizzazione globale all’esportazione, a condizione che disponga di un programma interno di conformità solido.
*Richiede procedure interne di conformità (ICP) solide.
3. Autorizzazione generale all’esportazione dell’Unione (UGEA)
Utilizzata per esportazioni semplificate di determinati articoli a basso rischio verso un elenco predefinito di paesi amici e a basso rischio come Australia, Canada, Giappone e Stati Uniti. Queste autorizzazioni sono pre-approvate dalla Commissione Europea e permettono agli esportatori di spedire senza dover richiedere una licenza specifica ogni volta. Ad esempio, se la tua azienda esporta regolarmente sensori di temperatura industriali elencati nell’Allegato I a clienti in Australia, puoi utilizzare la UGEA invece di richiedere una nuova licenza per ogni spedizione, a condizione che tu rispetti le condizioni e mantenga la documentazione richiesta.
*Applicare le condizioni con precisione o si rischia la sospensione.
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4. Autorizzazione generale all’esportazione nazionale
Utilizzata quando uno Stato membro (come Italia, Germania o Francia) crea una licenza a livello nazionale per specifici beni o destinazioni al di fuori dell’UE. Si tratta di autorizzazioni personalizzate che si applicano a esportazioni non coperte da licenze generali a livello UE. Ad esempio, l’Italia può emettere un’Autorizzazione Generale all’Esportazione Nazionale che consente alle aziende italiane di esportare determinate sostanze chimiche dual use non sensibili verso paesi confinanti extra-UE come la Serbia, senza bisogno di una licenza individuale completa. Controlla sempre con l’autorità di licenza del tuo paese per vedere quali licenze nazionali sono disponibili e quali condizioni sono previste.
Ogni richiesta deve essere presentata all’autorità nazionale competente (es. il MISE per l’Italia). Puoi trovare maggiori informazioni sul processo di autorizzazione italiano sul sito web del MIMIT.
Novità nel Regolamento (UE) 2021/821

Nell’Unione Europea, il regolamento che disciplina il controllo delle esportazioni dei beni dual use è il Regolamento (UE) 2021/821. Questo quadro normativo ha sostituito il precedente Regolamento (CE) 428/2009, che era stato originariamente introdotto per armonizzare i controlli all’esportazione tra gli Stati membri. Il regolamento aggiornato è stato adottato per riflettere un decennio di cambiamenti nelle dinamiche del commercio globale, nelle minacce informatiche e nelle tecnologie emergenti. Il Regolamento 2021/821 amplia la portata dei controlli all’esportazione, includendo in particolare nuove categorie come gli strumenti di cyber-sorveglianza, l’assistenza tecnica e i servizi remoti. Sottolinea inoltre il ruolo dei programmi interni di conformità (ICP), rendendolo un elemento centrale della normativa per le aziende coinvolte nel commercio internazionale di beni e tecnologie sensibili.
Principali aggiornamenti:
- Controlli sulla cyber-sorveglianza: anche i beni non elencati possono richiedere una licenza
- Assistenza e intermediazione: ora completamente regolamentate nell’ambito del dual use
- Cloud e trasmissione digitale: i software inviati elettronicamente sono inclusi
- Programmi Interni di Conformità (ICP): fortemente raccomandati
- Le PMI sono tenute ad attuare controlli “proporzionati” anche in assenza di un team legale
Come Ziflo ti Aiuta a Restare Conforme
La piattaforma basata sull’intelligenza artificiale di Ziflo è progettata per semplificare le esigenze di conformità, inclusa la conformità relativa ai beni dual use. Scopri ELISA, il nostro potente classificatore AI per codici TARIC, NC e HS, qui.
Funzionalità rilevanti:
- Classificazione automatica rispetto alle voci dell’Allegato I
- Generazione del modulo di dichiarazione dual use (non ancora disponibile)
- Tracciabilità per audit e conservazione digitale dei documenti
Con Ziflo, il tuo team dedica meno tempo all’interpretazione di normative complesse e più tempo a spedire con sicurezza.
FAQs
Di solito è responsabilità dell’esportatore. Tuttavia, se sei un commerciante o un distributore, potresti fare affidamento sul produttore per confermare se i beni sono dual use. In tal caso, procurati una dichiarazione firmata dal fornitore e conservala nei tuoi archivi.
Inizia controllando:
– Le specifiche tecniche del prodotto
– L’Allegato I del Regolamento (UE) 2021/821
– Strumenti doganali ufficiali come TARIC o AIDA
– Verifica dell’uso finale e dell’utilizzatore finale
Se hai dei dubbi, consulta la tua autorità nazionale per le licenze o un esperto legale.
Tabella Comparativa: Tipi di Licenze di Esportazione
Tipo di Licenza | Quando Utilizzarla | Chi la Rilascia | Note |
---|---|---|---|
Autorizzazione Esportazione Individuale | Per una transazione specifica: un esportatore, un destinatario, una destinazione | Autorità nazionale per le licenze | La più comunemente utilizzata; richiede documentazione dettagliata |
Autorizzazione Esportazione Globale | Quando si esportano più articoli a più destinatari o paesi | Autorità nazionale per le licenze | Richiede un programma di conformità interno (ICP) |
Autorizzazione Esportazione Generale dell’Unione (UGEA) | Per articoli a basso rischio verso destinazioni pre-approvate come Australia o Canada | Commissione Europea (standardizzata) | Ambito limitato; le condizioni devono essere seguite rigorosamente per rimanere idonei |
Autorizzazione Esportazione Generale Nazionale | Per articoli/destinazioni specifici definiti da uno Stato membro | Autorità nazionale per le licenze | Varia a seconda del paese; verifica con la tua autorità locale per elegibilità e condizioni |
Rimani un passo avanti ai rischi di conformità integrando la consapevolezza sul Dual use nel tuo processo di esportazione. Ziflo ti aiuta a trasformare requisiti complessi in flussi di lavoro semplici e scalabili.
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