Nel commercio internazionale, il certificato di origine della merce svolge un ruolo essenziale, garantendo che le merci siano correttamente identificate in base al loro luogo di produzione. È utile alle autorità doganali per determinare i dazi da applicare alle merci in entrata e garantire il rispetto degli accordi di libero scambio. Vediamo più nel dettaglio cosa cos’é e perché è così importante.

Cos’è il certificato di origine della merce?
Il certificato di origine della merce è un documento ufficiale che attesta dove un prodotto è stato fabbricato o ha subito la trasformazione principale. È utilizzato nei rapporti tra Comunità Europea e Paesi Terzi in base al Codice Doganale dell’Unione (Regolamento UE n. 952/2013) e ai suoi atti di esecuzione, che hanno sostituito il Regolamento CEE 2454/93. Infatti, a seguito dell’attuazione del Mercato Unico, nei rapporti commerciali intracomunitari è sufficiente la fattura di vendita delle merci.
La sua funzione è duplice:
- Certifica la provenienza della merce proteggendo le aziende dall’importazione di prodotti non conformi o soggetti a sanzioni.
- Assicura il rispetto degli accordi commerciali, evitando malintesi sulle tariffe.
I seguenti rientrano tra i certificati di origine:
- Certificato EUR.1: certificato dell’UE che viene emesso all’esportazione per attestare che la merce descritta nel modulo è di origine e produzione comunitaria;
- Certificato EUR-MED: è una variante dell’EUR.1, utilizzata nel contesto della convenzione Paneuromediterranea;
- Certificato ATR: utilizzato esclusivamente per l’esportazione tra UE e Turchia.
Quando è necessario il certificato di origine?
Il certificato di origine della merce è fondamentale quando si esportano merci in paesi che non fanno parte di accordi commerciali con l’Unione Europea. In questi casi, il certificato permette al paese importatore di determinare correttamente i dazi da applicare. È necessario anche per evitare sanzioni o problematiche doganali che possono ritardare l’importazione della merce e portare a costi aggiuntivi.
Ad esempio, quando si vendono prodotti a paesi extra-UE, è probabile che le autorità locali richiedano il certificato di origine per applicare le giuste tariffe e verificare se i prodotti possono beneficiare di riduzioni tariffarie derivanti da accordi preferenziali tra paesi. Per approfondire il tema, puoi consultare questa guida rapida sulle norme d’origine dell’Unione Europea.
Come si determina l’origine della merce?
L’origine di un prodotto viene determinata dal paese in cui è stato fabbricato o dove ha subito una trasformazione significativa.
Le regole su cosa significa “trasformazione sufficiente” o “significativa” cambiano a seconda del tipo di merce e degli accordi commerciali tra i paesi coinvolti. In alcuni casi, le regole possono variare in base a categorie specifiche di prodotti e criteri dettagliati stabiliti negli accordi di libero scambio. Per considerare un prodotto come originario di un determinato paese, deve subire un processo di lavorazione che lo trasformi in modo rilevante. Ciò può comportare un cambiamento nella classificazione doganale, come passare da componenti a prodotto finito, o raggiungere una soglia minima di valore aggiunto nel paese esportatore.
Per sfruttare un accordo commerciale preferenziale, un prodotto deve essere realizzato con una certa percentuale di materiali del paese esportatore o deve aver subito una trasformazione significativa nello stesso. Se il prodotto non soddisfa questi requisiti, sarà classificato come a origine non preferenziale, con conseguente applicazione di dazi standard.
Che cosa contiene il certificato di origine?
Ciascun certificato è dotato di un Numero Identificativo Nazionale, la cui autenticità può essere verificata immediatamente sulla banca dati nazionale a questo link. Il formato può variare a seconda dello Stato membro o della Camera di Commercio emittente. Tale numero ha carattere alfanumerico ed il formato presenta lo standard seguente:
C XXYZ 0000000
- C rappresenta la tipologia del documento (Certificato di origine);
- XXYZ rappresentano l’anno, il mese e il giorno di emissione;
- 0000000 rappresenta la numerazione progressiva su base annua.
Chi emette il certificato di origine?
In genere, la dichiarazione di origine è emessa da enti autorizzati come le Camere di Commercio. Questi enti sono responsabili del rilascio del certificato di origine della merce dopo aver verificato tutte le informazioni presentate dall’esportatore. Per le merci con accordi di libero scambio, l’esportatore autorizzato può auto-dichiarare l’origine con una dichiarazione allegata alla spedizione.
Come richiedere il certificato di origine?
Dal 2019, il CO deve essere richiesto in modo telematico sulla Piattaforma Cert’O. Per procedere con la richiesta, è necessario accreditarsi su Cert’O tramite il portale Registro Imprese. È possibile, inoltre, consultare una guida disponibile sulla piattaforma Cert’O, che include anche un corso di e-learning.

Anche in caso di delega della richiesta, essa deve essere trasmessa attraverso la piattaforma. Gli allegati devono essere in formato PDF e firmati digitalmente dal legale rappresentante o da un firmatario autorizzato. Inoltre, la compilazione deve essere il più accurata possibile: dopo due rettifiche non risolte, la richiesta verrà respinta.
Come compilare il certificato di origine?
Per compilare correttamente un Certificato di Origine, è necessario seguire questi passaggi:
- Speditore (Casella 1): inserire il nome e l’indirizzo completi della ditta esportatrice;
- Destinatario (Casella 2): specificare i dettagli del destinatario della merce, inclusi nome e indirizzo;
- Paese di origine (Casella 3): indicare il Paese in cui le merci sono state prodotte. Questo campo è cruciale per la determinazione dell’origine doganale delle merci;
- Descrizione delle Merci (Casella 4): fornire una descrizione dettagliata delle merci;
- Riferimenti di Spedizione (Casella 5): aggiungere i dettagli relativi al trasporto, come il numero del documento di trasporto.
Quanto costa il certificato di origine?
Il costo del certificato può variare tra le diverse Camere di Commercio e paesi. In Italia, ad esempio, il costo del certificato di origine è di 5,00€ per l’originale e ciascuna copia richiesta senza la legalizzazione di firma. Per l’originale e ciascuna copia richiesta con la legalizzazione di firma, invece, il costo è di 8,00€.
Quanto dura il certificato di origine?
La validità dipende dal tipo di certificato e dagli accordi commerciali applicabili. Il certificato di origine ha una validità illimitata, a condizione che tutti i dati presenti sul certificato rimangano invariati e non subiscano modifiche delle condizioni originali.
❓CERTIFICATO DI ORIGINE DELLA MERCE FAQ – Domande Frequenti
Origine preferenziale: consente alle merci di beneficiare di riduzioni o esenzioni tariffarie, grazie a specifici accordi commerciali tra i paesi.
Origine non preferenziale: anche se non offre vantaggi tariffari, è comunque essenziale per la conformità legale.
L’origine preferenziale della merce è attestata dal certificato di origine preferenziale, che è essenziale per ottenere agevolazioni tariffarie. Questo certificato attesta che i prodotti soddisfano i requisiti degli accordi commerciali.
Un prodotto è considerato di origine non preferenziale quando viene fabbricato o trasformato in un Paese, ma non beneficia di esenzioni doganali negli scambi commerciali.
È necessario presentare un certificato di origine (come il Certificato EUR.1) o una dichiarazione su fattura rilasciata dall’esportatore.